Europrogettazione ed europrogettista
EUROPROGETTAZIONE NAPOLI
EUROPROGETTAZIONE: COSA VUOL DIRE ESSERE UN “EUROPROGETTISTA” E QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA PROFESSIONE?
L’ “Europrogettazione” ha una storia piuttosto recente: è nata con il diffondersi dei bandi europei per finanziare progetti di organizzazioni pubbliche, private e associazioni. Dal punto di vista terminologico, il termine è unicamente italiano poiché non esiste un vocabolo simile a “europrogettazione” negli altri paesi europei.
Dal punto di vista pratico con “Europrogettazione” si indicano le attività finalizzate alla stesura e alla presentazione dei progetti europei – intendendosi come tali le domande di finanziamento indirizzate alla Commissione Europea o ad altre autorità che gestiscono fondi europei – in risposta ad un bando emanato nel quadro di un programma europeo. Tale progetto, per essere finanziabile, deve mostrare uno spiccato interesse europeo e solitamente deve essere preceduto dalla formazione di un partenariato che comprenda partner di diversi paesi dell’Unione Europea e talvolta anche extra europei.
Dunque un “europrogettista” si distingue da altri progettisti per la conoscenza delle fonti di finanziamento e delle procedure operative tipiche dell’Unione Europea, così come un professionista che opera nell’ambito di progetti non europei (es. asian development bank, african development bank group, nazioni unite, ecc.) avrà competenze analoghe a quelle di un europrogettista ma specifiche per il suo ambito d’intervento. Ma indipendentemente dalle necessarie competenze che occorrono per la gestione delle specifiche fonti di finanziamento, un europrogettista, non diversamente da altri tipi di “progettisti”, deve possedere solide basi di project management.
Infatti, sebbene l’attività di europrogettazione presenti caratteristiche diverse (in relazione al progetto che può essere finanziato da Programmi comunitari a gestione diretta, Programmi di Cooperazione Territoriale o da Fondi Strutturali) non è un’attività a sé stante, e necessita al pari di altre pratiche professionali complesse di una metodologia che consente al professionista di organizzare e gestire le attività di progetto, in quanto tali, con tecniche e strumenti di project management.
Un’europrogettista dunque deve possedere: competenze di tipo tecnico, sia in termini di europrogettazione sia in termini di ambito di riferimento (si pensi che a lui spetti la generazione e/o la valutazione di coerenza dell’idea progettuale); capacità comunicative e relazionali per poter gestire i rapporti con i vari stakeholder; capacità amministrative e finanziarie utili per l’impostazione del bilancio e per la gestione amministrativa; e soprattutto conoscenze di project management che gli consentiranno di pianificare con cura i tempi, le risorse finanziarie, umane e materiali, di occuparsi del coordinamento di tutte le attività di progetto e assicurare i risultati attesi dall’iniziativa progettuale.
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