FORMAZIONE: UNA LEVA FONDAMENTALE PER RIPARTIRE
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE PRIMA E DOPO IL LOCKDOWN
La formazione anche durante il lockdown ha svolto per molte imprese e lavoratori un ruolo primario nel processo di crescita aziendale e professionale e con la ripresa delle attività sembra che le imprese vogliano continuare ad investire nella formazione. È quanto emerge da un recente sondaggio realizzato da una piattaforma web per la ricerca di lavoro (Infojobs) e ripreso da diverse testate giornalistiche online.
LA FORMAZIONE DURANTE IL LOCKDOWN
Il 52% delle aziende intervistate ha offerto, durante il lockdown, ai propri dipendenti corsi online, molte di queste ha dichiarato di aver trasformato gli eventi programmati inizialmente in aula in sessioni web. Il 20% delle imprese, invece, aveva già sviluppato un sistema di e-learning prima della pandemia, mentre il 16% delle aziende, dichiara che l’emergenza ha rappresentato l’occasione per realizzare nuove attività formative per sviluppare competenze hard e soft tra i propri dipendenti.
Il 48% delle aziende intervistate afferma di non aver proposto corsi per il personale a causa alla chiusura forzata per l’emergenza Covid-19 (32,5%), o perché preferisce la formazione tradizionale (25,6%), oppure perché non ha sviluppato nessun piano di formazione aziendale (21%).
Anche per i lavoratori l’acquisizione di nuove competenze è importante. A fronte di un 83,6% dei lavoratori intervistati che dichiara di non aver ricevuto proposte di formazione dall’azienda, i lavoratori che hanno deciso di approfittare di questo fermo delle attività per investire autonomamente in formazione sono il 55%. Questi hanno seguito dei corsi per migliorare le proprie competenze tecniche (20%), per potenziare le proprie soft skills (19,6%) ma anche semplicemente per approfondire passioni e interessi (15%). Il restante 45% dei lavoratori invece non ha usufruito di corsi di formazione, principalmente per la mancanza di tempo.
LA FORMAZIONE DOPO IL LOCKDOWN
La formazione online, anche se è stata durante il lockdown una soluzione necessaria per moltissime aziende e professionisti, ha trovato nell’emergenza la sua grande opportunità di farsi conoscere in maniera massiccia. Sebbene la modalità di apprendimento in presenza rimane al centro delle preferenze di un buon 36,5% delle aziende italiane, oltre il 55% delle aziende adesso è propenso ad adottare forme di e-learning, perché considerata più efficace (25%), più conveniente (20%) e anche perché è preferita dai dipendenti (11%).
Dunque anche i lavoratori, come le aziende, preferiscono l’e-learning rispetto alla formazione tradizionale: 55% vs 44%. Per chi preferisce la formazione in aula sono determinanti fattori quali: il confronto con gli altri (12,8%), il contatto umano (16%) e l’efficacia (15,6%). I più propensi alla modalità online, invece, riconoscono in essa soprattutto la possibilità di usufruire dei corsi in ogni momento (32,6%) e la comodità di evitare gli spostamenti (19%).
L’impatto dei mesi di confinamento e la situazione di incertezza che si è creata con l’emergenza sanitaria, impatterà non solo sulle future modalità di fruizione ma soprattutto sui contenuti della formazione.
Il focus della formazione futura sarà soprattutto sulla riqualificazione del personale (20%) per convertire le competenze delle risorse interne alle nuove attività e necessità di business. I lavoratori per la formazione post emergenza chiedono innanzitutto un piano personalizzato per un percorso di crescita professionale (56%), un potenziamento di investimenti (21%) ma anche la possibilità di essere coinvolti attivamente nella scelta (13,3%).
Queste necessità, ora molto più diffuse, confermano e rinforzano ciò che da tempo era richiesto da alcune organizzazioni e professionisti, ovvero una formazione on-demand, progettata su misura con assessment e percorsi di crescita professionale specifici, programmi formativi personalizzati che consentano ad un’organizzazione di sviluppare nuove figure professionali in linea con le esigenze dei lavoratori e con le rinnovate necessità aziendali.